Descrizione
Si trova al centro della frazione di Sottocastello al lato della piazza che interrompe la teoria delle case ed č forse frutto di voto pubblico in occasione della peste o di spontanea devozione popolare, e venne costruita intorno alla metą del 1600.
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Modalità di Accesso
Accessibile a tutta la cittadinanza.
Ulteriori informazioni
Si trova al centro della frazione di Sottocastello al lato della piazza che interrompe la teoria delle case ed è forse frutto di voto pubblico in occasione della peste o di spontanea devozione popolare, e venne costruita intorno alla metà del 1600. Gli atti della visita del vescovo V. Giustiniani del 10 ottobre 1636 dicono che è incominciata, però, senza licenza. Nel 1646 non è andata oltre le fondamenta. Il Vescovo Morosini, nel settembre di tal anno in occasione della visita pastorale, perchè si possa costruire l'oratorio di San Carlo e San Nicola da Tolentino, a comodità della frazione, chiamata Sottocastello di Preseglie, concede ai richiedenti la licenza di distruggere la cappella di San Nicola da Tolentino, da tempo interdetta. La chiesa, nel 1652, è ormai in via di perfezionamento e il Vescovo Morosini il 21 settembre la benedice. 'Noviter extructum', la dice anche il visitatore rev. Avoltori il 28 febbraio 1657. Ma ha già un cappellano mantenuto dalla Vicinia, e vi è l'obbligo di cinque messe per adempiere un legato. Quanto all'edificio, le raccomandazioni riguardano vetri o tele alle finestre (1657), la pietra sacra per l'altare (1668). Nel 1673 il Visitatore ordina che non vi si celebri se non in ore congrue. Nel 1715 il reddito da censi è di lire 80 piccole, mentre le elemosine danno 30 lire l'anno. Il santuario era retto da due massari nominati dalla comunità e vi erano fondate addirittura due cappellanie, una con 193 messe e l'altra con 20 messe. Nel 1732 aveva due cappellanie, una consistente in beni stabili, l'altra in capitali. Nel 1853 vi si celebravano due messe festive e tre feriali la settimana. Nel 1891 vi era un cappellano con reddito di lire 200. La chiesa ha linee semplici quasi geometriche. La facciata è rotta da un finestrone a mezzaluna, ed un portale in pietra color cenere con la data MDCLIII. L'interno a volta è pure architettonicamente semplice, dipinto nel 1944/1945 da Vittorio Trainini e allievi. Mentre la navata è solo decorata con graffiti geometrici e, nel volto, con i simboli della fede, speranza e carità, il presbiterio è riccamente affrescato con nel volto l'Agnus Dei e ai lati i Quattro Evangelisti. Lo stesso Trainini ha dipinto ai lati dell'altare due angeli che portano le insegne episcopali e cardinalizie: uno il pastorale, l'altro il cappello cremisi. La soasa in legno è semplice, ma elegante, con due statuette di San Francesco e Sant'Antonio. Particolarmente bella è la pala in essa raccolta, raffigurante, in alto la Madonna col Bambino che ha ai piedi un Sant'Antonio di Padova giovanissimo e molto bello, San Nicola da Tolentino, San Carlo e un devoto inginocchiato. L'altare di marmo intarsiato è particolarmente ricco e bello. Sopra la soasa il pittore ha dipinto un angioletto che tiene due cartigli in uno dei quali è 'D.O.M.' nell'altro 'Servoque suo Carolo Borromeo'. La chiesa era ricca di una statuetta di San Carlo e di un bel crocifisso e di una tela raffigurante un sacerdote. Intorno alla cornice del campanile si legge in parte cancellata la data 1668 / A(ntonio) Z(appini) F(ece) F(are). Ai lati dell'arcosoglio Trainini ha dipinto due scene singolari, alquanto rare. Sul lato sinistro l'affresco rappresenta la Madonna della Pace con il Bambino e ai piedi alcuni soldati fra reticolati con la scritta: 'Manifestazione di fede di sol/dati e della popolazione durante la secon/da terribile guerra mondiale / A. 1940-1945 D.'. A destra la scena raffigura un sacerdote davanti ad una santella fra soldati tedeschi e partigiani. Sulla contro-facciata sopra la porta maggiore una scritta ricorda l'ultimo vasto restauro con le parole: 'Dum bellum magis magisque cruentum / ruinam etiam huic valli minitatur / Praeseliarum Christi fideles / artis splendori hoc sacellum restituere / Deo vovebant / A.D. kal. oct. MCMXLIV'.
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Ultimo aggiornamento
lun 22 lug, 2024 12:13 pm